27 gen 2014

I FLOP 11 DELLA SETTIMANA

Partitone?


Alena Seredova ai tempi della primavera

Buffon - Conferma immediatamente le voci che lo vogliono distratto dal gossip incartandosi  in un dribbling alla Lando Buzzanca. Il suo fallo sorprende tutti, eccetto la D’Amico. Al ventesimo è già sotto la doccia e dopo 10 minuti a casa, dove la Seredova si affretta a mostrare che nell’armadio non c’è nessun macellaio e che un quintale di bistecche sono la normale scorta giornaliera di ogni casalingua che si rispetti.
Sospettoso.

Ogbonna - Prima si perde Klose in occasione del rigore poi lo perde nuovamente quando il tedesco centra la traversa, perde Candreva sulla fascia e le chiavi della macchina in area. Conoscendo Conte perderà anche il  posto.
Distratto.

Ranocchia - Dopo un primo tempo scandaloso, Mazzarri prova a rigenerarlo baciandolo sulla bocca ma si trasforma nel principe Milito.
Incantato.

 
Réveillère - Ingaggiato da De Laurentiis per interpretare il ruolo del francese frocio nel nuovo cine-panettone, si è ritrovato in campo per le contemporanee assenze di Mesto, Zuniga, Armero e Ciccillo o' meccanico. Tuttavia si è rivelato uomo spogliatoio, soprattutto nelle docce.
Baguette.

Pirlo - Non ha giocato ma, per non essere da meno del Gigi nazionale, si è distinto  per le gesta fuori dal campo: separazione e nuova love story con l’ex fidanzata del figlio di Grande Stevens, che, evidentemente, non tiene fede al suo nome. La donna lavora nel campo immobiliare ed ha subito concluso un affare piazzando Chiellini al pacifico metronomo bianconero.
Barbone.

Montolivo - Nel primo tempo si muove bene grazie al vento alle spalle. Inanella una splendida serie di lanci millimetrici a beneficio del suo amico immaginario, Seedorf riesce a fagli cambiare rotta accogliendolo nudo negli spogliatoi. Nel secondo tempo rientra claudicante e distribuisce palloni a destra e a manca che però non erano tra i convocati.
Statuario.

Nainggolan - Lento, impacciato, timoroso e impreciso per i primi 60 minuti. Nettamente migliorato dopo la sostituzione.
L’unico in grado di capire Thohir.

Giovinco - L’uomo più in forma della Juventus, doti tecniche indiscutibili, corsa, dedizione tattica e sacrificio. Ma è la pagella di Vidal.
Formica comica.
  
Il fascino degli argentini sulle donne

El principe Milito - Si è trasformato in ramarro Pancev.
Sempreverde.

Higuain - L’argentino doveva sostituire Cavani nel cuore dei tifosi azzurri che però continuano e preferirgli la sfogliatella. A differenza dell’uruguagio, mostra scarsa lucidità sotto rete e il suo score non è certo paragonabile a quello del matador, giacché non si è scopato nemmeno una cassiera. Divora un gol a porta vuota esibendosi in un liscio accompagnato dalla fisarmonica di Casadei.  
Scoglione.

Balotelli - Per 80’ minuti s’impegna allo spasimo per ricordare il nome dell’ultima sciacquetta punita in discoteca. Nel finale, una schiacciata di Mila/Cabrera gli permette di esibirsi in quello che gli riesce meglio dopo lo sfasciare Ferrari in galleria: la punizione a giro con scappellamento a destra. Dopo il gol punisce anche i tifosi sardi incrociando le braccia in un evidente gesto di scherno nei confronti dell’ultimo libro di Bianca Pitzorno. 
Punitore.

Allenatore Benitèz - dopo Sassuolo e Bologna riesce a pareggiare anche col Chievo ma si dichiara soddisfatto, mentre nello spogliatoio veronese si chiedono che fine hanno fatto i trenta pandori promessi da Campedelli come premio partita.
Sancho Panza.

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